Piccolo dizionario piemontese della nocciola
Il dialetto è una lingua che va assottigliandosi, perdendo di generazione in generazione le persone che lo parlano. Un vero peccato, considerata l’enorme ricchezza che possiede. Il dialetto piemontese, e in particolare quella variante che si parla in Alta Langa, ha elaborato infiniti modi di dire e infinite parole che descrivono la nocciola.
Prima di tornare in negozio, vi vogliamo regalare un piccolo dizionario della Nocciola. Parole musicali e antiche, piene di significati. Eccole!
Bitin: i polloni
Rubia: quando incomincia a maturare, tende al marroncino.
Farloca: vuota
Granà: fase fenologica in cui il gheriglio è grosso come un seme di grano.
Maloca: involucro che racchiude la nocciola (a due, a tre, a quattro o a cinque teste).
Nisurin: pianta selvatica del nocciolo
Spricì: raggrinzito
Garij: gheriglio
Prima di tornare in negozio, vi vogliamo regalare un piccolo dizionario della Nocciola. Parole musicali e antiche, piene di significati. Eccole!
Bitin: i polloni
Rubia: quando incomincia a maturare, tende al marroncino.
Farloca: vuota
Granà: fase fenologica in cui il gheriglio è grosso come un seme di grano.
Maloca: involucro che racchiude la nocciola (a due, a tre, a quattro o a cinque teste).
Nisurin: pianta selvatica del nocciolo
Spricì: raggrinzito
Garij: gheriglio